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Piante Carnivore : Come coltivarle in Casa e in Giardino

Piante Carnivore : Come coltivarle in Casa e in Giardino
Benvenuti nel mondo affascinante e misterioso delle piante carnivore. Lontane dall'essere semplici elementi decorativi, queste meraviglie della natura rappresentano un capitolo straordinario dell'evoluzione botanica. Capaci di attrarre, catturare e digerire insetti e piccoli artropodi, le piante insettivore hanno sviluppato strategie di sopravvivenza uniche che le rendono tra gli organismi più intriganti del regno vegetale. Se l'idea di coltivare una pianta che si nutre attivamente vi incuriosisce, siete nel posto giusto. Questa guida completa vi accompagnerà passo dopo passo, svelandovi tutti i segreti per avere successo con le vostre piante carnivore, trasformando la vostra casa o il vostro giardino in un angolo di giungla esotica e funzionale.
Molti le conoscono solo attraverso i film o i racconti, immaginandole come creature aggressive e pericolose. La realtà è ben diversa e ancora più sorprendente. Dalla rapidità fulminea della Dionaea muscipula (la celebre Venere Acchiappamosche) alle trappole adesive della Drosera, fino agli eleganti ascidi della Sarracenia e della Nepenthes, ogni specie offre uno spettacolo unico. In questo articolo, non solo esploreremo le varietà più comuni e facili da coltivare per i principianti, ma affronteremo in dettaglio ogni aspetto della loro cura: dall'acqua alla luce, dal terriccio specifico al fondamentale riposo vegetativo. Sfateremo miti, risolveremo i problemi più comuni e vi insegneremo a propagarle, per espandere la vostra collezione personale. Preparatevi a scoprire come queste piante straordinarie possano diventare le protagoniste del vostro spazio verde.

Cosa Sono le Piante Carnivore: Un Mondo Affascinante tra Evoluzione e Leggenda

Le piante carnivore, o più correttamente piante insettivore, sono organismi vegetali che hanno sviluppato la capacità di ottenere parte dei loro nutrienti intrappolando e consumando piccoli animali, principalmente insetti. Questa abilità non è un capriccio della natura, ma una sofisticata strategia evolutiva nata da una necessità impellente: sopravvivere in ambienti estremamente ostili. Contrariamente a quanto si possa pensare, la loro dieta "carnivora" non sostituisce la fotosintesi, ma la integra.

L'Evoluzione delle Piante Insettivore: Una Risposta alla Povertà del Suolo

L'incredibile adattamento delle piante carnivore ha origine nei loro habitat naturali: torbiere, paludi e suoli acquitrinosi caratterizzati da un'estrema povertà di nutrienti essenziali, in particolare azoto e fosforo. In questi terreni acidi e dilavati, dove le altre piante faticano a sopravvivere, le carnivore hanno trasformato le loro foglie in trappole ingegnose. Questa evoluzione, studiata e descritta per la prima volta in modo approfondito da Charles Darwin nel suo trattato del 1875 "Insectivorous Plants", rappresenta uno degli esempi più spettacolari di adattamento nel regno vegetale. Darwin stesso rimase talmente affascinato dalla Dionaea muscipula da definirla "la pianta più meravigliosa del mondo". Catturando prede, queste piante assimilano l'azoto e altri minerali direttamente dalle proteine animali, compensando così le carenze del substrato e garantendosi un vantaggio competitivo cruciale.

Come Funzionano i Meccanismi di Cattura: Ingegneria Naturale in Azione

Le strategie di caccia delle piante carnivore sono tanto varie quanto efficaci, veri e propri capolavori di ingegneria naturale. Possiamo raggrupparle in cinque meccanismi principali:
Tipo di Trappola
Meccanismo d'Azione
Esempi Comuni
Trappole a Scatto (o a Tagliola)
Le foglie, divise in due lobi con "denti" sui bordi, si chiudono rapidamente quando un insetto tocca i peli sensori al loro interno.
Dionaea muscipula (Venere Acchiappamosche)
Trappole Adesive (o a Colla)
Le foglie sono ricoperte di peli ghiandolari (tentacoli) che secernono una mucillagine vischiosa e zuccherina che attira e incolla le prede.
Drosera, Pinguicula
Trappole ad Ascidio (o a Brocca)
Le foglie si modificano creando una cavità a forma di brocca (ascidio) contenente un liquido digestivo in cui le prede annegano.
Sarracenia, Nepenthes, Cephalotus
Trappole ad Aspirazione
Presenti nelle piante acquatiche, sono piccole vesciche che, creando un vuoto, risucchiano attivamente le prede in una frazione di secondo.
Utricularia
Trappole a Nassa
Strutture tubolari con peli rivolti verso l'interno che guidano la preda verso lo stomaco della pianta, impedendole di tornare indietro.
Genlisea
Una volta catturata la preda, la pianta secerne enzimi digestivi che sciolgono le parti molli dell'insetto, permettendole di assorbire i preziosi nutrienti. Questo processo può durare da pochi giorni a diverse settimane, a seconda della specie e delle dimensioni della preda.

Le 5 Migliori Piante Carnivore per Iniziare (e Aver Successo)

 

Avvicinarsi al mondo delle piante carnivore può sembrare intimidatorio, ma scegliere la specie giusta è il primo passo per un'esperienza gratificante. Esistono infatti molte piante carnivore facili e adatte ai principianti, che perdonano qualche errore e regalano grandi soddisfazioni. Ecco la nostra selezione delle 5 migliori per cominciare.

1. Dionaea Muscipula: La Regina Indiscussa, la Venere Acchiappamosche

Impossibile non iniziare con lei. La Dionaea muscipula è l'icona delle piante carnivore. Le sue trappole a scatto sono uno spettacolo della natura che affascina chiunque. È una pianta temperata, originaria delle torbiere della Carolina (USA), e questo ci dà un indizio fondamentale sulla sua coltivazione: ha bisogno di un periodo di riposo invernale. È perfetta per chi ha un balcone o un davanzale molto soleggiato.
Punto di forza: Meccanismo di cattura spettacolare e reattivo.
Livello di difficoltà: Principiante, a patto di rispettare le sue esigenze di base (sole, acqua e riposo).

2. Drosera Capensis: La Pianta dalle Gocce di Rugiada Scintillanti

La Drosera capensis, o Drosera del Capo, è forse la pianta carnivora più facile in assoluto. Le sue lunghe foglie sono ricoperte da tentacoli rossi che secernono goccioline di mucillagine scintillante, irresistibili per moscerini e piccoli insetti. Quando una preda viene catturata, la foglia si arrotola lentamente su di essa. È una pianta estremamente tollerante e si riproduce con grande facilità, regalando spesso nuove piantine.
Punto di forza: Molto facile da coltivare, cattura attivamente piccoli insetti fastidiosi ed è esteticamente bellissima.
Livello di difficoltà: Principiante assoluto.

3. Sarracenia: Le Trombe Colorate che Attirano gli Insetti

Le Sarracenia sono piante carnivore americane che catturano le prede con i loro ascidi a forma di tubo o tromba. Gli insetti, attratti dai colori vivaci e dal nettare secreto sul bordo dell'ascidio, scivolano all'interno e vengono digeriti nel liquido sul fondo. Sono piante da esterno che amano il pieno sole, il quale intensifica la colorazione delle loro trappole. Esistono molte specie e ibridi, con forme e colori spettacolari.
Punto di forza: Molto decorative, ottime per il giardino o il balcone, disponibili in tantissime varietà.
Livello di difficoltà: Principiante.

4. Nepenthes: Le Affascinanti Brocche Tropicali da Appartamento

Se cercate una pianta carnivora da appartamento che non richieda il riposo invernale, la Nepenthes è la scelta ideale. Originaria delle foreste tropicali del Sud-est asiatico, produce ascidi pendenti alla fine delle foglie, simili a brocche. A differenza delle precedenti, non ama il sole diretto ma predilige una luce intensa e diffusa e un'alta umidità. È perfetta per essere coltivata in panieri appesi in un punto luminoso della casa o in un bagno con finestra.
Punto di forza: Aspetto esotico e tropicale, ideale per la coltivazione in interno.
Livello di difficoltà: Intermedio, richiede più attenzione all'umidità.

5. Pinguicula: La Carnivora "Grassa" dai Fiori Delicati

La Pinguicula, o Erba unta, assomiglia a una pianta grassa, con le sue foglie carnose disposte a rosetta. La superficie delle foglie è appiccicosa e cattura piccoli insetti come moscerini della frutta. Molte specie, in particolare quelle messicane, sono facili da coltivare e producono bellissimi fiori colorati, simili a quelli delle violette. Sono un'ottima scelta per chi cerca una pianta carnivora discreta ed elegante.
Punto di forza: Aspetto compatto, fioriture meravigliose, efficace contro i moscerini.
Livello di difficoltà: Principiante/Intermedio, a seconda della specie.

Come Curare le Piante Carnivore: La Guida Definitiva per un Pollice Verde... Carnivoro!

La chiave per avere successo con le piante carnivore non è la difficoltà, ma la conoscenza. Le loro esigenze sono diverse da quelle della maggior parte delle piante d'appartamento, ma una volta comprese, la loro coltivazione diventa sorprendentemente semplice. Dimenticate le regole generali del giardinaggio e seguite questi quattro comandamenti fondamentali.

1. Acqua: Il Segreto N°1 per Piante Carnivore Sane e Felici

Questo è l'aspetto più critico e l'errore più comune. Le piante carnivore si sono evolute in terreni poverissimi di sali minerali, e le loro radici sono estremamente sensibili a qualsiasi accumulo. Per questo motivo, è assolutamente vietato usare l'acqua del rubinetto, che è ricca di calcio, cloro e altri minerali che risulterebbero tossici e letali nel giro di poche settimane.
Quale acqua usare?
Acqua piovana: La scelta migliore in assoluto, naturale e gratuita.
Acqua demineralizzata (o distillata): Facilmente reperibile nei supermercati (è quella per i ferri da stiro), è un'alternativa perfetta.
Acqua da osmosi inversa: Se avete un impianto di depurazione a osmosi, l'acqua prodotta è ideale.
Come annaffiare? La maggior parte delle piante carnivore temperate (Dionaea, Sarracenia, Drosera) ama avere il "piede sempre a mollo". Il metodo migliore è utilizzare un sottovaso capiente e mantenerlo costantemente pieno d'acqua (almeno 2-3 cm) durante tutta la stagione di crescita (primavera-estate). La pianta assorbirà l'acqua per capillarità dal basso, mantenendo il substrato sempre umido come in una vera torbiera. Per le Nepenthes e le Pinguicula, invece, è meglio annaffiare dall'alto quando il terriccio inizia ad asciugarsi, evitando però ristagni prolungati nel sottovaso.

2. Luce ed Esposizione: Un Bagno di Sole per Trappole Colorate

La seconda regola d'oro è: tantissima luce. La maggior parte delle piante carnivore sono delle vere e proprie amanti del sole. Un'esposizione solare abbondante e diretta è fondamentale per diversi motivi:
Energia: Permette alla pianta di svolgere la fotosintesi e avere l'energia per sviluppare e attivare le trappole.
Colore: Stimola la produzione di pigmenti (antociani) che rendono le trappole vivacemente colorate di rosso e viola, aumentando la loro capacità di attrazione.
Salute: Una pianta ben illuminata è più forte, robusta e meno soggetta a malattie fungine.
L'ideale per Dionaea, Sarracenia e la maggior parte delle Drosera è un'esposizione in pieno sole per almeno 6-8 ore al giorno. Un balcone o un davanzale esposto a Sud è la posizione perfetta. Le Nepenthes fanno eccezione: preferiscono una luce molto intensa ma diffusa, non il sole diretto delle ore più calde che potrebbe bruciare le foglie e gli ascidi. Una finestra esposta a Est o Ovest è l'ideale per loro.

3. Terriccio e Substrato: Povero è Meglio

Coerentemente con il loro habitat d'origine, le piante carnivore necessitano di un substrato completamente privo di nutrienti. Utilizzare un normale terriccio universale significa condannarle a morte certa. Il mix classico, perfetto per la maggior parte delle specie, è composto da:
Torba acida di sfagno: Costituisce la base del substrato. È fondamentale che sia torba pura, senza aggiunta di fertilizzanti (controllare sempre l'etichetta).
Perlite: Un inerte di origine vulcanica che serve a mantenere il substrato aerato e a prevenire compattamenti, garantendo una buona salute radicale.
La proporzione standard è di circa 2 parti di torba e 1 parte di perlite. Questo mix garantisce l'acidità, la ritenzione idrica e l'aerazione necessarie. Per le Nepenthes, che hanno radici più sensibili ai ristagni, si può aggiungere anche della corteccia di pino (bark per orchidee) per aumentare ulteriormente il drenaggio.

4. Temperatura e Umidità: Adattarsi alle Origini

Le esigenze di temperatura variano a seconda che la pianta sia "temperata" o "tropicale".
Piante temperate (Dionaea, Sarracenia, Drosera temperate): Sono abituate a un ciclo stagionale definito. Prosperano con le temperature calde dell'estate italiana e, cosa fondamentale, necessitano di un periodo di freddo invernale per il riposo vegetativo. Sopportano bene temperature da 0°C a 35°C.
Piante tropicali (Nepenthes, alcune Drosera e Pinguicula): Non necessitano di riposo invernale e richiedono temperature più costanti, idealmente tra i 18°C e i 28°C. Soffrono molto se le temperature scendono sotto i 15°C. L'umidità ambientale è un fattore cruciale per le Nepenthes: per favorire la produzione di ascidi, è utile nebulizzare regolarmente la pianta con acqua demineralizzata.

Piante Carnivore in Casa o all'Esterno: La Posizione Perfetta per Ogni Specie

Una delle domande più frequenti è: "Posso tenere le piante carnivore in casa?". La risposta è: dipende. La scelta tra coltivazione indoor e outdoor è cruciale e legata indissolubilmente alle origini della pianta. Sbagliare posizionamento è uno degli errori più comuni che porta alla morte della pianta, specialmente per il mancato rispetto del riposo vegetativo.

Piante Carnivore da Balcone e Giardino: Le Amanti del Sole e del Freddo

La stragrande maggioranza delle piante carnivore più popolari, come Dionaea, Sarracenia e molte Drosera, sono specie temperate. Questo significa che in natura vivono un ciclo stagionale completo, con estati calde e inverni freddi. Per questo motivo, la loro coltivazione ideale è all'esterno, per tutto l'anno.
Posizione: Un balcone, un terrazzo o un angolo del giardino in pieno sole sono perfetti. Più sole ricevono, più saranno sane e colorate.
Vantaggi: All'esterno possono cacciare naturalmente, ricevono la massima quantità di luce e, soprattutto, possono entrare nel fondamentale riposo vegetativo invernale.

Piante Carnivore da Appartamento: L'Eccezione Tropicale

Le vere piante carnivore da appartamento sono quelle di origine tropicale, che non necessitano di un riposo freddo. La regina di questa categoria è la Nepenthes. Anche alcune specie di Pinguicula e Drosera tropicali si adattano bene alla vita indoor.
Posizione: Vicino a una finestra molto luminosa, ma senza sole diretto nelle ore più calde (specialmente in estate). Una finestra esposta a Est o Ovest è ideale. Un bagno o una cucina luminosi sono perfetti per le Nepenthes, grazie all'umidità più elevata.
Attenzione: Coltivare una Dionaea o una Sarracenia in casa tutto l'anno, anche se vicino a una finestra, le condannerà a una morte lenta ma certa per mancanza di luce sufficiente e, soprattutto, per l'impossibilità di andare in letargo.

Il Riposo Vegetativo Invernale: Un Letargo Indispensabile

Per le piante carnivore temperate, il riposo vegetativo (o letargo) non è un'opzione, ma una necessità biologica. Durante l'autunno, con l'accorciarsi delle giornate e l'abbassarsi delle temperature, noterete che la pianta smette di crescere, produce trappole più piccole e meno vigorose, e le foglie vecchie iniziano a seccarsi. Non è malata, sta semplicemente andando a dormire.
Cosa fare: Lasciate la pianta all'esterno! Deve sentire il freddo. Resiste senza problemi a temperature fino a 0°C e anche a brevi gelate. Durante questo periodo, riducete l'acqua nel sottovaso, mantenendo il terriccio solo umido, non fradicio.
Cosa NON fare: Non portate la pianta in casa per "proteggerla dal freddo". Saltare il riposo vegetativo per uno o due inverni consecutivi esaurirà completamente le energie della pianta, portandola alla morte in primavera.

Rinvaso e Propagazione: Come Espandere la Vostra Collezione

Con le giuste cure, le vostre piante carnivore cresceranno e si moltiplicheranno. Il rinvaso periodico e la propagazione sono due passaggi fondamentali per mantenerle in salute e per creare nuove piantine da coltivare o regalare.

Quando e Come Rinvasare le Piante Carnivore

Il rinvaso si effettua per due motivi principali: per dare più spazio alle radici e per rinnovare il substrato, che con il tempo tende a compattarsi. Il momento migliore per rinvasare è alla fine del riposo vegetativo, tipicamente tra febbraio e marzo, poco prima che la pianta riprenda a crescere vigorosamente.
Passaggi per il rinvaso:
1.Preparare il mix: Preparate il vostro substrato (es. 2 parti di torba e 1 di perlite) inumidendolo bene con acqua demineralizzata.
2.Estrarre la pianta: Estraete delicatamente la pianta dal suo vecchio vaso.
3.Pulire le radici: Rimuovete più terriccio vecchio possibile dalle radici, facendo molta attenzione a non danneggiarle. Le radici delle piante carnivore sono delicate.
4.Posizionare nel nuovo vaso: Scegliete un vaso leggermente più grande del precedente. Mettete la pianta al centro e riempite con il nuovo substrato, senza compattarlo troppo.
5.Annaffiare: Annaffiate abbondantemente dall'alto per la prima volta, per far assestare il substrato, e poi riempite il sottovaso.

Propagazione: Moltiplicare le Vostre Piante Carnivore

La propagazione è un modo entusiasmante per ottenere nuove piante. I metodi più semplici e comuni sono la divisione e la talea di foglia.
Divisione dei rizomi: È il metodo più semplice per Dionaea e Sarracenia. Durante il rinvaso, noterete che la pianta ha prodotto nuovi punti di crescita (nuove rosette). Potete separare delicatamente queste divisioni dal rizoma principale, assicurandovi che ognuna abbia le proprie radici, e piantarle in vasi separati.
Talea di foglia: Questo metodo funziona a meraviglia con le Drosera e le Pinguicula. È sufficiente tagliare una foglia sana e adagiarla sulla superficie di un vaso con torba umida. In poche settimane, vedrete spuntare delle minuscole nuove piantine dalla base della foglia.
Da seme: È il metodo più lungo ma anche molto soddisfacente. I semi delle piante carnivore sono molto piccoli e vanno sparsi sulla superficie della torba umida, senza coprirli. Mantenete alta l'umidità (coprendo il vaso con della pellicola trasparente) e siate pazienti: la germinazione può richiedere da poche settimane a diversi mesi.

Problemi Comuni e Soluzioni: Il Pronto Soccorso per le Vostre Piante Carnivore

Anche i coltivatori più attenti possono incontrare qualche difficoltà. Riconoscere i segnali di malessere è il primo passo per intervenire tempestivamente. Ecco una guida ai problemi più comuni e come risolverli.
Problema
Causa Probabile
Soluzione
Trappole o foglie che diventano nere/marroni
1. Naturale senescenza: È normale che le trappole vecchie muoiano dopo aver catturato alcuni insetti. <br> 2. Acqua errata: Uso di acqua del rubinetto o ricca di minerali. <br> 3. Substrato non idoneo: Presenza di nutrienti nel terriccio.
1. Tagliare il secco: Rimuovere le parti annerite per prevenire muffe e favorire la crescita di nuove foglie. <br> 2. Cambiare acqua: Utilizzare esclusivamente acqua piovana, demineralizzata o da osmosi. <br> 3. Rinvasare: Spostare la pianta in un substrato corretto (torba e perlite).
Muffa grigia (Botrytis) sul substrato o alla base della pianta
1. Scarsa circolazione d'aria: Ambiente troppo stagnante e umido. <br> 2. Eccesso di foglie morte: Materiale organico in decomposizione.
1. Aumentare la ventilazione: Spostare la pianta in un luogo più arieggiato. <br> 2. Pulizia: Rimuovere tutte le parti morte o ammuffite. <br> 3. Ridurre umidità: Se il problema persiste, ridurre leggermente l'acqua nel sottovaso (mantenendo il terriccio umido).
La pianta non cattura o le trappole non funzionano
1. Scarsa luce: La pianta non ha energia sufficiente per attivare le trappole. <br> 2. Periodo di riposo: È normale durante il letargo invernale. <br> 3. Umidità troppo bassa: Le trappole adesive (Drosera) non producono mucillagine.
1. Più sole: Spostare la pianta in una posizione più soleggiata. <br> 2. Pazienza: Attendere la ripresa vegetativa in primavera. <br> 3. Aumentare umidità: Nebulizzare la pianta (specialmente le Nepenthes) o posizionarla vicino ad altre piante.
Crescita lenta, stentata o assenza di colori vivaci
1. Luce insufficiente: È la causa più comune. <br> 2. Mancato riposo invernale: La pianta è esausta.
1. Esposizione solare diretta: Garantire almeno 6-8 ore di sole diretto. <br> 2. Rispettare il letargo: Lasciare le piante temperate all'esterno durante l'inverno.

Alimentazione: Devo Dare da Mangiare alle Mie Piante Carnivore?

Questa è una delle domande più affascinanti. La risposta breve è: generalmente no. Se coltivate all'esterno, le piante carnivore sono perfettamente in grado di catturare da sole tutto il cibo di cui hanno bisogno. Anzi, un'eccessiva alimentazione può essere dannosa.

Quando e Come Alimentare Artificialmente

L'alimentazione manuale può essere considerata solo in casi specifici:
Coltivazione in ambiente sterile: Se la pianta è coltivata in un terrario sigillato o in una casa dove non entrano mai insetti.
Per pura curiosità: Per osservare il meccanismo di cattura (ma senza esagerare).
Se decidete di alimentare la vostra pianta, seguite queste regole:
1.Un insetto alla volta: Date un solo insetto a una singola trappola. La digestione è un processo dispendioso.
2.Dimensioni adeguate: La preda non deve essere più grande di circa 1/3 della trappola. Un insetto troppo grande non verrebbe digerito correttamente e causerebbe la morte della trappola.
3.Insetti vivi o appena uccisi: Per la Dionaea, l'insetto deve muoversi per stimolare la chiusura completa della trappola e la digestione. Per le altre specie, va bene anche un insetto appena ucciso.
4.Cosa NON dare MAI: Non date mai carne, formaggio, o qualsiasi altro cibo umano. Le piante carnivore non sono in grado di digerirli e questo le ucciderebbe.

Dove Acquistare Piante Carnivore di Qualità: Scegliere Bene per Partire Meglio

La provenienza della vostra pianta carnivora può fare una grande differenza nel suo successo a lungo termine. Non tutte le piante in vendita sono state coltivate nelle condizioni ottimali.

Cosa Cercare in una Pianta Sana

Quando scegliete una pianta, osservatela attentamente:
Colori vivaci: Una pianta sana esposta a luce sufficiente avrà trappole ben colorate.
Assenza di parassiti: Controllate che non ci siano afidi o altri parassiti.
Terriccio corretto: Assicuratevi che il substrato sia torba e perlite, non terriccio comune.
Umidità: Il terriccio deve essere visibilmente umido.

Vivai Specializzati vs. Grande Distribuzione

Sebbene si possano trovare piante carnivore anche nei supermercati o nei grandi centri di bricolage, l'acquisto presso vivai specializzati o negozi online affidabili come I Giardini di Giulia offre garanzie maggiori. Le piante provenienti da canali specializzati sono state coltivate correttamente, nel substrato giusto e con l'acqua adeguata, e sono quindi più forti e pronte ad adattarsi alla vostra casa. Inoltre, potrete ricevere consigli specifici e scegliere tra una varietà molto più ampia di specie e cultivar.

Domande Frequenti (FAQ) sulle Piante Carnivore

D: Le piante carnivore sono pericolose per l'uomo o gli animali domestici? R: Assolutamente no. Le loro trappole sono progettate per catturare piccoli insetti e sono completamente innocue per persone, cani, gatti o altri animali domestici.
D: Devo concimare le mie piante carnivore? R: MAI. Il concime è letale per le loro radici sensibili. Ottengono tutti i nutrienti di cui hanno bisogno dagli insetti che catturano.
D: Perché le trappole della mia Dionaea non si chiudono? R: Le cause possono essere diverse: la pianta è in riposo invernale, non riceve abbastanza luce per avere energia, oppure la trappola è "vecchia" e ha esaurito i suoi scatti (ogni trappola può scattare solo un numero limitato di volte).
D: Posso tenere le piante carnivore in camera da letto per le zanzare? R: Sì, ma con delle precisazioni. Una Drosera o una Pinguicula su un davanzale soleggiato possono aiutare a ridurre il numero di moscerini e piccole zanzare. Tuttavia, non aspettatevi che una singola pianta disinfesti un'intera stanza. Inoltre, ricordate che la maggior parte delle carnivore più efficaci (come le Sarracenie) vive meglio all'esterno.
D: Le piante carnivore fioriscono? R: Sì, quasi tutte le piante carnivore producono fiori, spesso molto belli e portati su lunghi steli per tenerli lontani dalle trappole ed evitare di catturare gli insetti impollinatori. La fioritura richiede molta energia, quindi assicuratevi che la pianta sia in perfetta salute.